FIERA DEL LEVANTE: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO SACCHEGGIA SAVERIO LA SORSA
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FIERA DEL LEVANTE: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO SACCHEGGIA SAVERIO LA SORSA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO SACCHEGGIA SAVERIO LA SORSA E PUBBLICA UNA INTERA PAGINA SULLA FIERA DEL LEVANTE (6 SETTEMBRE 2013 – PAG. VII), SENZA CITARNE LA FONTE.
In sostanza, l’estensore dell’articolo (Felice Giovine) riguardante la FIERA ha copiato il testo del glorioso SAVERIO LA SORSA “LA PRIMA FIERA DEL LEVANTE” (Ed. Ditta Gius. Favia Fu N.la . 1931-IX), riportando fedelmente almeno una ventina di periodi senza citarne la fonte.
Le allegate pagine della “Gazzetta” e della pubblicazione di La Sorsa sono la prova inconfutabile del plagio.
LE PARTI SEGNATE E NUMERATE SONO QUELLE INTEGRALMENTE COPIATE
E C C O L E
In sostanza, l’estensore dell’articolo (Felice Giovine) riguardante la FIERA ha copiato il testo del glorioso SAVERIO LA SORSA “LA PRIMA FIERA DEL LEVANTE” (Ed. Ditta Gius. Favia Fu N.la . 1931-IX), riportando fedelmente almeno una ventina di periodi senza citarne la fonte.
Le allegate pagine della “Gazzetta” e della pubblicazione di La Sorsa sono la prova inconfutabile del plagio.
LE PARTI SEGNATE E NUMERATE SONO QUELLE INTEGRALMENTE COPIATE
E C C O L E
Ultima modifica di Vittorio E. Polito il Ven Set 27, 2013 9:50 am - modificato 2 volte.
Re: FIERA DEL LEVANTE: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO SACCHEGGIA SAVERIO LA SORSA
cortese falanga,
in riferimento alla nota pubblicata in questo blog a firma Vittorio Polito, circa un “plagio” da me commesso, per l’articolo sulla Fiera del Levante, pubblicato in Gazzetta (come riferito dall’estensore) desidero informarti che esso è stato ripreso dal “Numero Unico, Aprile 1931 – IX, edito dall’Ente Fiera, edizione di propaganda – Direttore responsabile Gustavo Montanaro. stampato a Milano, presso Archetipografia, Viale Umbria,54), in possesso nella mia biblioteca personale. In esso non vengono riportati i nomi degli autori dei vari servizi, altrimenti, sarebbe stato da me citato, in quanto non è mio costume appropriarmi di cose d’altri.
L’articolo inviato alla “Gazzetta” tramite e-mail, portava comunque, in calce, tale riferimento che, per esigenze di spazio o altro motivo che non conosco, non risulta citato nella pubblicazione. Tale mia affermazione potrà avere conferma presso la giornalista Carmela Formicola, capocronista de La Gazzetta, alla quale mandai l’articolo corredato, in fine, da tale riferimento. Dopo le verifiche di quanto da me affermato, mi attendo una doverosa nota, e ove la ritenessi non sufficientemente chiara ovvero in mancanza della stessa, mi vedrò costretto a chiamarti in causa, quale responsabile del blog, rivolgendomi ad un legale per vedere tutelato la mia persona e il mio nome.
In quanto alle fotografie che, ripeto e confermo, esse appartengono al mio archivio fotografico (e sono visionabili presso di me, a tua semplice richiesta), la insinuante citazione “e probabilmente anche alcune immagini della ...facendole passare per archivio Giovine”, dovrà essere ritirata, altrimenti, anche essa, sarà oggetto di mio ricorso, anche nei confronti di chi ha fatto tale affermazione, per gli stessi motivi. Nell’attesa, ti saluto e ti invito a maggiori cautele. Felice Giovine.
N.B. Comunque fa piacere sapere che vi sono persone che dedicano non poco tempo, più alle cose altrui che alle proprie.
in riferimento alla nota pubblicata in questo blog a firma Vittorio Polito, circa un “plagio” da me commesso, per l’articolo sulla Fiera del Levante, pubblicato in Gazzetta (come riferito dall’estensore) desidero informarti che esso è stato ripreso dal “Numero Unico, Aprile 1931 – IX, edito dall’Ente Fiera, edizione di propaganda – Direttore responsabile Gustavo Montanaro. stampato a Milano, presso Archetipografia, Viale Umbria,54), in possesso nella mia biblioteca personale. In esso non vengono riportati i nomi degli autori dei vari servizi, altrimenti, sarebbe stato da me citato, in quanto non è mio costume appropriarmi di cose d’altri.
L’articolo inviato alla “Gazzetta” tramite e-mail, portava comunque, in calce, tale riferimento che, per esigenze di spazio o altro motivo che non conosco, non risulta citato nella pubblicazione. Tale mia affermazione potrà avere conferma presso la giornalista Carmela Formicola, capocronista de La Gazzetta, alla quale mandai l’articolo corredato, in fine, da tale riferimento. Dopo le verifiche di quanto da me affermato, mi attendo una doverosa nota, e ove la ritenessi non sufficientemente chiara ovvero in mancanza della stessa, mi vedrò costretto a chiamarti in causa, quale responsabile del blog, rivolgendomi ad un legale per vedere tutelato la mia persona e il mio nome.
In quanto alle fotografie che, ripeto e confermo, esse appartengono al mio archivio fotografico (e sono visionabili presso di me, a tua semplice richiesta), la insinuante citazione “e probabilmente anche alcune immagini della ...facendole passare per archivio Giovine”, dovrà essere ritirata, altrimenti, anche essa, sarà oggetto di mio ricorso, anche nei confronti di chi ha fatto tale affermazione, per gli stessi motivi. Nell’attesa, ti saluto e ti invito a maggiori cautele. Felice Giovine.
N.B. Comunque fa piacere sapere che vi sono persone che dedicano non poco tempo, più alle cose altrui che alle proprie.
felice giovine- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 10.04.08
RE: A GIOVINE E FALANGA
Ad evitare ogni inutile discussione ho eliminato dal mio testo, su invito di Falanga, la frase che metteva in dubbio la proprietà delle foto, anche se avevo scritto “probabilmente”. Nessuna certezza quindi.
Per quanto riguarda invece la citazione delle fonti del testo, non sta certamente ai lettori andare a verificare se sono state date alle testate le indicazioni delle fonti.
Vittorio Polito
Per quanto riguarda invece la citazione delle fonti del testo, non sta certamente ai lettori andare a verificare se sono state date alle testate le indicazioni delle fonti.
Vittorio Polito
CONSIDERAZIONI DELL'ADMIN
Caro Giovine, ti rispondo con piacere. Chi dovesse leggere questa mia risposta capirà il perché del piacere, visto che la situazione pare tutt’altro che piacevole. Innanzi tutto una precisazione e una osservazione. Comanacosaellalde non è un blog dove il titolare del blog esprime le sue idee personali su qualsiasi argomento, ma un forum. Il forum è una specie di tazebao, una grossa bacheca virtuale dove ognuno degli iscritti può postare le sue osservazioni, le sue idee, i suoi modi di muoversi intorno a qualsiasi argomento.
Nel nostro caso, su questo forum si disputa e si interloquisce sulla nobile parlata barese. Per quanto riguarda invece la mia osservazione faccio notare a chi dovesse leggerci che tu sei uno dei primissimi iscritti a Comanacosaellalde, essendoti iscritto nell’aprile del 2008 immediatamente dopo la nascita del Forum.
Ed ora arriviamo alla questione che sta intercorrendo fra te e Vittorio Polito. Come avrai notato, su questo forum anche se lentamente, ma con costanza si continua parlare dei dialetti e soprattutto della parlata barese, che ovviamente sta nel cuore a te, a Polito e a me. E’ da diverso tempo che noto che nella nostra città, io ahimè abito a quasi mille chilometri di distanza, esistono frizioni e, come dire, risentimenti fra chi si interessa alla parlata barese. Oddio le frizioni potrebbero essere il sale della terra, finchè restano nei recinti della dialettica, anche quando la dialettica stessa si fa aspra.
In questo caso ho potuto notare che fra te e Vittorio Polito sta nascendo una frizione particolarmente impegnativa. Per quanto mi riguarda, il fatto che due persone iscritte al forum discutino sul nostro dialetto mi va benissimo, mi va meno bene quando queste due persone una delle quali conosco e stimo personalmente, Vittorio Polito, mentre con l’altra persona cioè te Felice Giovine, non ho avuto molte occasioni di frequentazione. Tantissimi anni fa ho avuto il piacere di conoscere e parlare diverse volte con papà tuo, barese ed intellettuale doc.
Ora che ho lumeggiato, anche se maldestramente in poche righe, la situazione, vengo al dunque. Mi dispiace molto che una disputa culturale possa essere incrinata da un argomento che poco ha a che fare con lo studio della parlata barese. A questo punto scatta in me il desiderio che tutto si appiani riuscendo a mettere in chiaro tutto il groviglio che sta nascendo.
Sarei molto contento se questo groviglio, indubbiamente poco simpatico, si risolvesse usando le arti sottili della discussione senza passare ad altre vie che sono fuori delle nostre mentalità. Come dire, è molto meglio parlare parlare parlare, anziché entrare in altri campi. In conclusione, sono convinto che Polito e tu, senza inalberarsi più di tanto risolviate la questione nella maniera migliore e cioè dimostrando con prove che solo voi avete per le mani, che tutto potrebbe essere nato da un equivoco, che ancorchè antipatico, potrebbe benissimo essere appianato. Se su Comanacosaellalde tutto ciò avvenisse in maniera buona e giusta ne sarei contentissimo. Parafrasando il grande architetto Le Corbusier la ricerca (della verità aggiungo io) deve assolutamente esser paziente. Questo è quanto dovevo a due persone che stanno in frizione, tutto sommato perché ambedue, peraltro meritevolmente, si interessano alla nobile parlata barese. Caro Giovine, i miei saluti più cordiali. Caro Polito i miei saluti più cordiali. franz falanga
Nel nostro caso, su questo forum si disputa e si interloquisce sulla nobile parlata barese. Per quanto riguarda invece la mia osservazione faccio notare a chi dovesse leggerci che tu sei uno dei primissimi iscritti a Comanacosaellalde, essendoti iscritto nell’aprile del 2008 immediatamente dopo la nascita del Forum.
Ed ora arriviamo alla questione che sta intercorrendo fra te e Vittorio Polito. Come avrai notato, su questo forum anche se lentamente, ma con costanza si continua parlare dei dialetti e soprattutto della parlata barese, che ovviamente sta nel cuore a te, a Polito e a me. E’ da diverso tempo che noto che nella nostra città, io ahimè abito a quasi mille chilometri di distanza, esistono frizioni e, come dire, risentimenti fra chi si interessa alla parlata barese. Oddio le frizioni potrebbero essere il sale della terra, finchè restano nei recinti della dialettica, anche quando la dialettica stessa si fa aspra.
In questo caso ho potuto notare che fra te e Vittorio Polito sta nascendo una frizione particolarmente impegnativa. Per quanto mi riguarda, il fatto che due persone iscritte al forum discutino sul nostro dialetto mi va benissimo, mi va meno bene quando queste due persone una delle quali conosco e stimo personalmente, Vittorio Polito, mentre con l’altra persona cioè te Felice Giovine, non ho avuto molte occasioni di frequentazione. Tantissimi anni fa ho avuto il piacere di conoscere e parlare diverse volte con papà tuo, barese ed intellettuale doc.
Ora che ho lumeggiato, anche se maldestramente in poche righe, la situazione, vengo al dunque. Mi dispiace molto che una disputa culturale possa essere incrinata da un argomento che poco ha a che fare con lo studio della parlata barese. A questo punto scatta in me il desiderio che tutto si appiani riuscendo a mettere in chiaro tutto il groviglio che sta nascendo.
Sarei molto contento se questo groviglio, indubbiamente poco simpatico, si risolvesse usando le arti sottili della discussione senza passare ad altre vie che sono fuori delle nostre mentalità. Come dire, è molto meglio parlare parlare parlare, anziché entrare in altri campi. In conclusione, sono convinto che Polito e tu, senza inalberarsi più di tanto risolviate la questione nella maniera migliore e cioè dimostrando con prove che solo voi avete per le mani, che tutto potrebbe essere nato da un equivoco, che ancorchè antipatico, potrebbe benissimo essere appianato. Se su Comanacosaellalde tutto ciò avvenisse in maniera buona e giusta ne sarei contentissimo. Parafrasando il grande architetto Le Corbusier la ricerca (della verità aggiungo io) deve assolutamente esser paziente. Questo è quanto dovevo a due persone che stanno in frizione, tutto sommato perché ambedue, peraltro meritevolmente, si interessano alla nobile parlata barese. Caro Giovine, i miei saluti più cordiali. Caro Polito i miei saluti più cordiali. franz falanga
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