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DIALETTO BARESE: RECENSIONI

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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty RE: "DA LA REPUBBLICA"

Messaggio  Vittorio E. Polito Dom Gen 26, 2014 5:58 pm

RICEVO UNA MAIL DA EMANUELE BATTISTA E POSTO SU COMANACOSAELLALDE. 26.1.2014 - ORE 18.45.

Ciao Vittorio, non riesco a inserire la mia risposta su Comenacoselalde, gentilmente puoi fare un copia e incolla di ciò che sotto scrivo?
Grazie.

Continuo a rimanere sulle mie posizioni e convinzioni.
In letteratura si dice: “tradurre e come tradire”.
E' proprio così, quasi mai due lingue diverse contengono le stesse parole corrispondenti allo stesso significato, perciò la traduzione non sempre è possibile perché non può assicurare lo stesso significato dell’originale.

Quando dici che Eduardo de Filippo ha rappresentato opere di Pirandello dici una sacra santa verità, però il maestro Pirandello volle partecipare al fianco di Eduardo nella trasposizione dal siciliano al napoletano. Eduardo, ricordando quelle giornate passate con Pirandello, dice della meticolosità e scrupolosità che l’autore siciliano mostrò nell’opera di traduzione. La sua maggiore preoccupazione era che il suo messaggio (il teatro di Pirandello è un teatro di coscienza) arrivasse allo spettatore esattamente come egli l’aveva generato. Quindi, mi chiedo, come si può trasformare in dialetto barese opere straniere o anche in lingua italiana del ‘700 conservando l’originalità e la pregnanza dei contenuti? Possiamo limitarci a raccontare il fatterello, la storiella, ma non avere la pretesa di rappresentare il pensiero di un tale autore.

Diventa così un lavoro che si ispira a una certa opera, ma non che la rappresenti fedelmente. Sarebbe bello poter chiedere a Goldoni, Moliere, Shakespeare, Pirandello, De Filippo se sono contenti di ciò che viene presentato a loro nome.

D’altro canto, il nostro capo scuola Vito Maurogiavanni nella sua lunga carriera di commediografo non ha mai fatto un lavoro del genere, i suoi  lavori rimangono nella storia del teatro barese perché sono originali.

Insisto nel dire che piuttosto ricorrere a queste operazioni di traduzione, gli autori baresi devono mettere in campo tutte le risorse che possegono per scrivere opere originali che profumino di baresità, ma soprattutto di originalità. Solo così potremmo costruire nel tempo una nostra scuola di teatro riconosciuta anche oltre i nostri confini territoriali. Non dimentichiamoci che Sergio Rubini nel cinema ha conosciuto il successo a livello internazionale raccontando i fatti della Puglia, di Bari, di Grumo, non ultimo il film “l’uomo nero” con la partecipazione straordinaria di Vito Signorile.

Riflettiamo, guardiamoci intorno, osserviamo ciò che succede nella nostra società, nella nostra città, nella nostra terra e iniziamo a raccontarci, a scrivere, a fare conoscere la baresità.

Emanuele Battista
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty DA "LA REPUBBLICA

Messaggio  felice.alloggio Dom Gen 26, 2014 8:36 pm

Infatti io non ho parlato di traduzione né di travestimento di opere letterarie adatte a parodie ed allestimenti teatrali dialettali, né ancora di trascrizione e traduzione fatte in virtù di rapporti fra termini o sequenze di termini aventi il medesimo significato. Ho voluto dire invece che le versioni dialettali di opere letterarie fatte da questi scrittori derivano dallo spostamento e dalla trasposizione di concetti pensati in dialetto e poi volti, due parametri senza i quali qualsiasi operazione di questo genere non avrebbe senso per il fatto che si perderebbero i concetti e le rime. Per questo motivo tali lavori possono essere eseguiti solo da persone colte e preparate proprio per evitare il rischio paventato da Emanuele Battista. Ed è evidente che se questi lavori vengono eseguiti insieme all'autore - come è il caso sottolineato da Emanuele per Pirandello ed Eduardo - meglio ancora. Per il cinema dialettale - non certo quello di Sergio Rubini citato da Emanuele in cui solo la Mariolina De Fano dice poche frasi dialettali mentre gli altri parlano tutti in Italiano - ma, ad esempio, "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi recitato in dialetto bergamasco (sottotitolato in tante lingue nazionali) in cui tutti gli attori sono contadini e gente della campagna bergamasca senza alcuna precedente esperienza di recitazione, è stata fatta la medesima operazione di cui ho parlato precedentemente, e tale operazione l'hanno fatta insieme l'autore e il regista.
Io rimango del parere che queste operazioni vadano prodotte anche perché è un modo semplice e al tempo stesso rivoluzionario per far conoscere a tutti, e non a soli e pochi eletti - i grandi del teatro universale. Non capisco perché i baresi debbano vedere solo i lavori che riguardano la baresità e non invece tutto il teatro universale. Per quale ragione le persone che non possono permettersi di andare al Petruzzelli o al Piccinni non possono vedere nei piccoli teatri le grandi opere del teatro classico trasposte in dialetto? Ma poi io trovo davvero assurdo pensare che si debba parlare ancora e solo di tradizioni popolari baresi e non invece di tradizioni meridionali se non addirittura mediterranee. La zite asscennùte non è solo una tradizione barese perché i fidanzatini che se ne scappano ci sono anche in Spagna e in Grecia. Le superstizioni, le tradizioni matrimoniali, quelle mortuarie, quelle religiose, quelle gastronomiche, la marineria, le barchette, i giochi di strada e tante altre cose che avvengono a Bari, sono una realtà di tutti i Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Ribadisco dunque che bisogna uscire da questo assurdo provincialismo, basti pensare che c'è molta gente che pensa che le sgagliozze e le popizze le friggono solo a Barivecchia e va lì a mangiarle, mentre le potrebbero consumare dappertutto perché in tutta Bari ci sono panifici che le friggono.
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty GAETANO MELE - “S’appìccene penzìere” (PROGEDIT) -

Messaggio  Vittorio E. Polito Lun Gen 27, 2014 6:50 am

http://www.giornaledipuglia.com/2014/01/gaetano-mele-presenta-una-nuova.html#.UuX9FDhd6cw

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Giorna29

26  GENNAIO  2014

Gaetano Mele presenta una nuova raccolta di poesie in dialetto barese


cul, Libri, Territorio
1/26/2014 12:00:00 PM

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Mele_s11

di Vittorio Polito

Gaetano Mele, laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bari, ha pubblicato per la Progedit un secondo volume di poesie in dialetto barese  con il titolo  “S’appìccene penzìere” (pag. 73 - € 12). Il precedente volume si intitolava “Parole al vento”.

Com’è noto il dialetto è molto variabile nella pronuncia, nei termini, nei modi di dire e soprattutto nel modo di scriverlo, ma i risultati non cambiano, sorgono solo inutili polemiche su chi si ostina a voler essere il depositario di quello “esatto”, cosa che al momento non esiste, almeno a Bari, e gli autori continuano a scrivere secondo un loro personale modo. Mele, invece, pur condividendo che molti ricorrono ad interpretazioni del tutto personali, ha adottato un metodo di scrittura, frutto di un percorso seminariale che lo ha visto impegnato per alcuni anni. Mele è anche impegnato in un lavoro di ricerca finalizzato alla realizzazione di un Dizionario barese/italiano e italiano/barese.

Il volume si divide in tre parti: ‘La mia gola’, dedicata all’aspetto conviviale; ‘La mia testa’, dedicata ai sentimenti d’amore per la propria città, mentre nella terza sezione ‘La mia testa’, i versi dell’autore si soffermano, a volte in forma ironica, su alcuni aspetti del mondo civile:  migrazione, politica ed economia.

Don Sebastiano Pinto, che firma la prefazione, definisce “interessante “ la raccolta di Mele, in quanto esprime la natura dialogica della persona, consentendo  di mantenere in vita i dialetti, evitando la trasformazione in lingue morte, e recuperando appieno il significato storico e il senso culturale della parlata locale, finalizzato al recupero delle radici e dell’identità della nostra bella Bari e della Puglia.

Non si può che complimentarsi con Gaetano per il suo notevole contributo al dialetto barese attraverso le belle e varie liriche che propone e per i messaggi che lancia.

Per dare un esempio della scrittura dialettale di Gaetano Mele, propongo al lettore il componimento poetico “Le lambiùne du lungomàre” (chiaramente di Bari).

LE LAMBIÙNE DU LUNGOMÀRE
La scernàte stà tòtta pe fernèsce.
U sóle s’ha cherquàte.
La lune se fásce segnóre de la nettàte.
Màsceche ragge e stèdde,
lùcciole ’ngandate,
vònne a lumenà u mare.
L’ònne, allegramènde,
accarezzànne la ripe,
descetéscene da u sènne le lambiùne
c’appecciànnese,
vìgele uardiàne d’u lungomàre,
pare vònne ghedènnese
la chiéte de la nòtte e de la sére.

I lampioni del lungomare
La giornata sta del tutto per finire. / Il sole si è coricato. / La luna diventa signora della nottata. / Magici raggi e stelle, / lucciole incantate, / vanno illuminando il mare. / Le onde, allegramente, / accarezzando la riva, / risvegliano dal sonno i lampioni / che accendendosi, / vigili guardiani del lungomare, / sembra vadano godendosi / la quiete della notte e della sera.
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty GAETANO MELE - “S’appìccene penzìere” (PROGEDIT) -

Messaggio  felice.alloggio Lun Gen 27, 2014 1:39 pm

Complimenti e bravo a Chitàne,
anche perché sei stato coerente con quanto "studiato" nel Seminario, quando quest'ultimo, tale si poteva chiamare.
  Leggendo la poesia che Vittorio ha trascritto non posso  non soffermarmi sul verso "lùcciole 'ngandàte" in cui è presente l'aferesi ('gandàte invece di ingandàte). Ricordo oltre due anni fa mentre eravamo in procinto di votare l'utilizzo dell'apostrofino (aferesi) che sicuramente avrebbe avuto il consenso della maggioranza ci fu, immediatamente dopo, la famosa sceneggiata che, protraendosi oltre l'orario consentito,  impedì la votazione.
  Di nuovo auguri, soprattutto per averlo pubblicato senza inopportuni condizionamenti, e dimostrando che anche da soli si può fare molto, bene e meglio. 
   felix
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty DA "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO" DEL 6 APRILE 2014

Messaggio  Vittorio E. Polito Dom Apr 06, 2014 7:11 am

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Il_qua10
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty NOVITA' EDITORIALE DI VITTORIO POLITO

Messaggio  Vittorio E. Polito Dom Apr 06, 2014 9:40 am

http://www.giornaledipuglia.com/2014/04/novita-editoriale-di-vittorio-polito.html
DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 2_gior13

6  APRILE  2014

Novità editoriale di Vittorio Polito: «San Nicola, il dialetto barese e…»

Bari, Territorio
4/06/2014 10:35:00 AM

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Cover_12

di Vito Ferri - Con la mirabile copertina  della nota artista barese Anna Maria Di Terlizzi «San Nicola a cavallo del gallo Barium», Vittorio Polito, nostro collaboratore, ha pubblicato il suo nuovo volume «San Nicola, il dialetto barese e… - Miracoli, leggende e curiosità» (Levante Editori, pagg. 257 + 32 ill. € 24).

L’autore ancora una volta ha curato un nuovo libro, questa volta dedicato a San Nicola e al dialetto barese che, insieme a tradizioni, storia, folclore, cucina, monumenti, chiese, proverbi, soprannomi e poesie, rientrano in questo importante capitolo della Baresità. San Nicola «che ha illuminato il cuore di milioni di fedeli d’Oriente e d'Occidente» non poteva mancare con i suoi miracoli, leggende e curiosità. Polito con una particolare attenzione ha raccolto poesie, preghiere, poemi e prose scritte in dialetto barese di tutti i tempi, a partire da Francesco Saverio Abbrescia per finire ai giorni nostri.

Polito, con la sua pregressa attività di bibliotecario, è andato anche alla ricerca di qualche chicca, scoprendo il Poemetto in dialetto barese del secolo XVIII: “La leggenda di San Nicola di Bari” di autore Anonimo, che Luigi Sada e Vincenzo Valente hanno curato e pubblicato sul “Bollettino di San Nicola” n. 1-2, 1982, riportandolo integralmente sul suo libro. Non manca neanche un’antica leggenda «La légende du grand Saint Nicolas» (1854)  di Gérard de Nerval, scritto originariamente in 4 lingue (francese, russo, tedesco e olandese), presentato da padre Gerardo Cioffari, noto storico della Basilica di San Nicola, attraverso una ristampa del 1983, aggiungendo altre due lingue: l’inglese, del poeta James Henry Dixon, e l’italiano, nella versione dello scrittore Vito Antonio Melchiorre. Anche il russo è rappresentato con  una poesia, tradotta in barese da Augusto Carbonara.

Numerosi i poeti presenti (circa 50) con numerose poesie e prose e non manca neanche Dante Alighieri che cita nella sua “Commedia” il miracolo delle tre fanciulle beneficiate da San Nicola. È presente Nicola Pende, primo rettore dell’Università di Bari con una poesia dedicata a San Nicola e tradotta dal citato Carbonara.

Anche le curiosità non mancano: «La Palatinità della Basilica di San Nicola», «Significato del nome Nicola», «Che fine fecero i tre ragazzi salvati da San Nicola», «Il Monastero cipriota dei gatti di San Nicola», «San Nicola patrono dei ladri», la commedia di Franz Falanga «Bàre, Sànda Necòle, le marenàre provètte, la chièssjie de Ròme, le rìcche e le poverjìedde». Un inno spagnolo a San Nicola ed altro ancora completano l’interessante novità editoriale che vede protagonista il nostro gran Protettore.

Nella sua stimolante pubblicazione Polito scrive che «Un Santo come Nicola non poteva che dimorare a Bari, dal momento che la nostra città, al di là di curiosità e leggende, nella sua triplice dimensione di città ecumenica, europea e mediterranea, reca nella sua storia i tratti del sovrapporsi di molteplici civiltà e culture: romana, bizantina, longobarda, saracena, normanna, angioina, aragonese, ecc., identificando il suo destino in quello del Santo Vescovo di Mira», proponendo di proclamare San Nicola Patrono e protettore del Mediterraneo e dell’Europa. Una condivisibile proposta.

La presentazione è di padre Lorenzo Lorusso o.p., Priore della Basilica di San Nicola, che, oltre a ringraziare Polito per “questa raccolta particolare”, a proposito del nostro Patrono scrive:  «L’universalità del suo culto si manifesta nella religiosità, nell’arte, nella letteratura, nel teatro, nelle tradizioni popolari, nella simpatica figura di Santa Claus. Le testimonianze di tale universalità sono numerose e costanti. Pertanto, anche il presente volume “San Nicola, il dialetto barese e… - Miracoli leggende curiosità”, si inserisce bene in questo contesto».

È anche il caso di ricordare le attività dell’autrice della bellissima copertina, Anna Maria Di Terlizzi, già docente di discipline plastiche presso gli Istituti d’Arte di Corato e Bari, le cui realizzazioni sono presenti presso Istituzioni pubbliche e religiose (Basilica di San Nicola, Chiesa di Sant’Enrico, Chiesa di Santa Croce e San Rocco di Bari, Cattedrale di Grumo, monumento di San Pasquale in pietra collocato a Bari nell’omonima piazza, bassorilievo in bronzo e realizzazione della cancellata artistica in acciaio della Chiesa di San Pasquale a Bari, monumento all’On. Giuseppe di Vittorio in Gravina di Puglia. Tutte opere che testimoniano la valenza dell’artista che impreziosisce il libro curato da Polito.
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty ATTENTI AI FURBI ED AI BUGIARDI!

Messaggio  Vittorio E. Polito Mer Apr 09, 2014 6:37 pm

C'E' QUALCHE SPROVVEDUTO INDIVIDUO CHE SI PRESENTA ALL'EDITORE LEVANTE DICENDO CHE E' MIO AMICO NEL TENTATIVO DI SCROCCARE COPIA DEL MIO LIBRO "SAN NICOLA, IL DIALETTO BARESE E...".
E' BENE NON PRESENTARSI SENZA MIA PREVENTIVA TELEFONATA, POICHE' E' ABBASTANZA CHIARO CHE SI TRATTA DI UN BUGIARDO E DI UNO SCROCCONE. L'EDITORE E' STATO ALLERTATO. RITENGO NORMALE CHE CHI SI SPACCIA PER MIO AMICO PRIMA DI RICHIEDERE COPIA ALL'EDITORE, DEBBA RIVOLGERSI AL SOTTOSCRITTO.
Vittorio Polito
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty CON "SAN NICOLA, IL DIALETTO BARESE E..." TORNA IN LIBRERIA VITTORIO POLITO

Messaggio  Vittorio E. Polito Gio Apr 10, 2014 2:14 pm

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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 2_gior15

10  APRILE  2014

Con «San Nicola, il dialetto barese e…»
torna in libreria Vittorio Polito


Attualità, Cultura e Spettacoli
4/10/2014 01:00:00 PM
DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Cover_13

di Grazia Stella Elia

Ecco apparire, in splendida edizione, il quarto libro di Vittorio Polito, il giornalista barese, dinamico topo di biblioteca sempre alla ricerca di chicche straordinarie nel vasto panorama di tradizioni, leggende e curiosità di cui è ricca la città di Bari, da lui incondizionatamente amata.
         
È del 2012 «Pregáme a la barése» (Preghiamo nel dialetto barese), la precedente opera realizzata insieme all’ottima attrice – demologa Rosa Lettini Triggiani, mentre del 2008 e 2009 sono gli altri due impegnativi libri «Baresità e… maresità» e  «Baresità, curiosità e…», tutti gratificati dal consenso sia degli addetti ai lavori, che della gente comune.
         
Ma veniamo a questo nuovo libro «San Nicola, il dialetto barese e… Miracoli, leggende, curiosità» (pagg. 257 + 32 ill. - € 24), fresco di stampa ed uscito, come gli altri, con Levante editori, casa editrice che, veterana nella sua attività, ha saputo conferire al volume un tocco di gradevole eleganza.
           
Un impatto meraviglioso ha certamente il lettore con il libro nel momento in cui posa l’occhio sulla copertina e dallo sfondo blu vede arrivargli incontro un San Nicola artisticamente stilizzato che, con fare trionfale, cavalca un candido gallo con bargigli e zampe rosso fuoco, in armonia col mantello e la mitra del Vescovo – Santo.
         
Il merito della copertina va attribuito soprattutto all’artista Anna Maria Di Terlizzi, autrice di moltissime importanti opere, oltre che di questo «San Nicola a cavallo del gallo Barium», che tanta vivacità conferisce appunto alla prima di copertina.
         
A pagina 9 si legge la sintetica, pregnante dedica di Polito alla moglie Rosa, «insostituibile compagna della mia vita» e, a pagina 11, la dedica alla cara, “felice  Bari”, tratta dal «Responsorio a San Nicola». Segue la presentazione di P. Lorenzo Lorusso, Priore della Basilica di San Nicola, il quale sottolinea la presenza agiografica in Oriente e in Occidente del Santo che, col nome Santa Claus, è noto nel mondo come “uomo generoso che porta i doni”.
         
Leggiamo, a pagina 15, quanto Vittorio Polito scrive del gran Santo, il quale «non poteva che dimorare a Bari, […] città ecumenica, europea e mediterranea», che ha visto il “sovrapporsi di molteplici civiltà e culture”.  Secondo Polito sarebbe opportuno che San Nicola fosse proclamato “Patrono e protettore del Mediterraneo e dell’Europa”.
Il seguito è tutto un profluvio di poemi, poesie, prose, preghiere e lettere in dialetto barese: una enorme quantità di scritti riguardanti il tema nicolaiano di autori che vanno da Francesco Saverio Abbrescia fino a scrittori attuali.
Vittorio Polito non è affatto nuovo alle indagini bibliografiche; egli sa bene dove e come cercare le rarità letterarie e pertanto scopre il poemetto «La leggenda di San Nicola di Bari» curato da Luigi Sada e da Vincenzo Valente (mio maestro di dialettologia, a cui devo una profonda, sincera gratitudine) e lo riporta in forma integrale. Non è la sola chicca di questo genere; altre ve ne sono e non meno importanti.

È data l’opportunità di leggere testi poetici di circa cinquanta autori, tra i quali figura perfino Dante Alighieri, che nella sua divina opera parla delle tre fanciulle protette ed aiutate da San Nicola. Tante sono anche le “curiosità” da Polito cercate e riportate, tra cui «La palatinità della Basilica di San Nicola», «San Nicola patrono dei ladri»,«San Nicola e gli ortodossi russi», «Il Monastero cipriota dei gatti di San Nicola», ecc.
           
Ancora una volta, dunque, Vittorio Polito ha rivolto la sua attenzione alla “baresità”, a quell’humus tipicamente barese e dialettale che è linfa vitale proveniente dal dialetto, che forse non sbaglieremmo a chiamare “lingua barese”.
             
Il libro si conclude con «… saldi di ironia…» a cura di Giovanni Cavalli, il quale propone pensieri lapidari, molto allusivi, carichi di humour ed ironici ed aggiunge parecchie pagine che fanno da vetrina ad importanti libri pubblicati dalla propria casa editrice.
             
Al giornalista–scrittore Vittorio Polito le congratulazioni più sincere e l’augurio di impegnare in altri nuovi lavori le sue ancora giovanili energie.

Bari ed i Baresi non mancherebbero di continuare ad essergli grati.
Vittorio E. Polito
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty "SAN NICOLA, IL DIALETTO BARESE E..." - ALCUNI COMMENTI

Messaggio  Vittorio E. Polito Sab Apr 12, 2014 6:02 pm

SAN NICOLA, IL DIALETTO BARESE E… - MIRACOLI, LEGGENDE E CURIOSITÀ  
ALCUNI COMMENTI


Anna Maria Di Terlizzi
sono davvero felice che le copertina faccia da corollario al tuo libro e che la gente l’apprezzi, bravo e grazie.

Armando Santoro
Auguri. Bella presentazione.

Emanuele Battista
Congratulazioni Vittorio,
sono sicuro che sarà un libro che entrerà nella grande bibliografia di Bari.

Luigi Canonico
Carissimo Vittorio, noto con grande piacere che il tuo apporto alla letteratura barese persiste e non subisce arresto di alcuna sorta. Ti fa onore e arricchisce nel contempo gli appassionati della baresità.

Grazia Stella Elia
Ho ricevuto il suo nuovo libro. L'aspetto è molto accattivante, con la
coloratissima copertina e un San Nicola trionfalmente a cavallo di un... gallo.
Bravi tutti: dall’artista Di Terlizzi a Vittorio Polito, ai Levante editori!
Mi appresterò a recensirlo. Augurissimi

Franca Fabris Angelillo
mi piace molto la copertina e sono sicura che il libro sarà  bellissimo e interessante, come del resto sono tutte le cose che sin qui hai pubblicato. Complimenti vivissimi!!!
È una bella recensione (Elia) che conferma la mia personale opinione positiva  ma che soprattutto evidenzia il giusto valore della pubblicazione.

Virgilio Franzel
Caro Vittorio,
sono veramente contento di questa tua nuova fatica letteraria. È bellissima la copertina e penso che, come al solito sarà interessantissimo anche il contenuto. Tanto stai facendo che alla fine mi sentirò barese anche io, nato ad Avellino da una napoletana e da un istriano ma residente a Bari dal ’59! Ti faccio con il cuore gli auguri più caldi che anche questo tuo libro abbia il successo che merita. Io, nel mio piccolo, so quanto faccia piacere sapere che quella specie di figlio, che è un libro partorito dalla nostra testa, renda felice qualcuno anche per un poco.
Complimenti davvero. Stai dando molto a Bari! Un abbraccio.

Grazia Galante
Complimenti! Non vedo l’ora di leggerlo.

Giulia Fracchiolla e Stella Incampo
Auguri e tanti in bocca al lupo.
Sarà un successo come tutti gli altri.

Vito Signorile
Congratulazioni!!!

Cosimo Ventrella
Complimenti per il tuo nuovo lavoro Vittorio e, in bocca al lupo per il successo del libro.

Nicola Simonetti
Carissimo,
grazie del volume che Cavalli mi ha mandato a tuo nome. Lo sto leggendo con molto piacere e gusto. La recensione mi è piaciuta. Ce ne saranno indubbiamente altre anche sulla Gazzetta.
Un abbraccio e complimenti.

Gianfranco Ruggieri
Felice abbinamento con lo stadio a Lui intitolato... complimenti e auguri
Bella anche la recensione.

Felice Alloggio
Ciao Vittorio, complimenti per il tuo nuovo lavoro che leggerò con calma. Ti ringrazio per la poesia su San Nicola che hai inserito nel libro, e quando lo presenterai mi farebbe piacere essere con te.  
Ciao e di nuovo tanti auguri.

Francesco De Martino
Auguri.

Angela Masiello
Caro Vittorio,
ho cominciato a leggere la tua “chicca” è veramente una fonte di notizie sulle tradizioni, folclore, proverbi e altro che ogni barese e non vorrebbe e dovrebbe conoscere.  Un lavoro laborioso ma fatto con la passione che si riscontra in tutte le tue opere.
Ti ringrazio ancora per avermi considerata tra le prime persone a cui hai donato la tua nuova “creatura”.

Angelo Zaccaria
Complimenti Vittorio sei sempre un grande...

Augusto Carbonara
Bravo! Mandami anche le altre recensioni che credo saranno numerose.

Rita Lorusso
Noto con piacere e condivido il pensiero e le parole della giornalista del quotidiano (Elia). In esse non  c'è solo stima ma anche affetto e questo ti fa onore.

Rosanna e Nichiforos Baldacci
Complimenti vivissimi per il tuo nuovo libro che sicuramente riscuoterà successo, come i precedenti.

Giorgio Riccio
La ringrazio molto per avermene data notizia e mi rallegro tanto con lei
per questa sua nuova opera.
Sarà un grande piacere per me, amante delle “due B” (Bari - Bersaglieri)
prenderne delle copie.

Joseph Tusiani
Polito è un lavoratore davvero dinamico che, come vedo, di tutto si occupa.
Quello che scrive della settimana santa di San Marco in Lamis è ammirevole
per accuratezza e scioltezza, e ho notato l'onestà intellettuale con cui cita la
fonte della sua ricerca.

Joseph Tusiani
Gentilissima e cara Signora Di Terlizzi,
il comune amico Gianni Cavalli mi ha gentilmente spedito il volume
curato da Vittorio Polito, SAN NICOLA, il DIALETTO BARESE E....e mi affretto
a complimentarmi con Lei che, con il Suo nome illustre e il Suo vasto e affermato
lavoro di docente di discipline plastiche, ha dato ulteriore prestigio a questa
valida pubblicazione - una vera enciclopedia di cultura "nicolaiana."  Fa impressione
il lunghissimo elenco dei Suoi lavori in più parti d'Italia.  Ad maiora et meliora!

Mario Bellizzi
Ricambio i più sentiti auguri per la Santa Pasqua e la ringrazio per il suo ultimo libro che come sempre è opera pregevole ed encomiabile.

Mario Polito
il tuo libro è arrivato e ti ringrazio tanto.
Oltre ad essere ricco di poesie e preghiere, è molto interessante anche nella parte relativa alle curiosità.
È esteticamente bello con la figura di un San Nicola "geometrico" a cavallo del galletto simbolo della città.
Ancora complimenti ed .... al prossimo!

Giuseppe Capozza
Ho già iniziato a leggere il bel libro su San Nicola. Complimenti al Signor Polito.





Ultima modifica di Vittorio E. Polito il Mer Apr 23, 2014 6:28 am - modificato 4 volte.
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty RECENSIONE AL LIBRO "San Nicola, il dialetto barese e..." di VITTORIO POLITO

Messaggio  felice.alloggio Dom Apr 13, 2014 8:55 am

RECENSIONE
  Quando si legge un libro ovviamente s’inizia dalla copertina, e sulla copertina leggiamo che l’autore è Vittorio Polito (a cura di), che il titolo del libro è "San Nicola, il dialetto barese e… Miracoli, leggende e curiosità", che l’editore è Levante di Bari, con la presentazione di p. Lorenzo Lorusso o.p.  Poi c’è la figura, il galletto bianco-rosso barese, simbolo della squadra di calcio della Bari, pennuto scelto dai baresi a simboleggiare la loro squadra di calcio, dopo un referendum indetto molti anni or sono dalla Gazzetta del Mezzogiorno e dal Guerin Sportivo. Il galletto è montato e tenuto al passo con la briglia come fosse un destriero dal canuto Vescovo di Mira. Quest’ultimo è disegnato dall’artista Anna Maria Di Terlizzi, vestito di paramenti bianchi e rossi in modo spavaldo e moderno come se, da tifoso barese, si stesse recando allo stadio, con la sacra stola che sembra più una sciarpetta attorno al collo e la testa, ivi compresi mitra e pizzo, che formano la figura geometrica di un rombo simbolo quest’ultimo nelle arti sacre dell’uomo. Che l’autrice del disegno di copertina abbia inteso mescolare sacro e profano è piuttosto evidente, come del resto hanno già fatto i baresi scegliendo il nome di San Nicola  dato al nuovo stadio e come ha fatto recentemente anche l’ex arbitro e l’ex General Manager della Bari Paparesta, stampando l’effige del Santo sulla maglietta dei calciatori.
  Sfogliando il libro poi si abbandona quell’aspetto profano e leggero della sua copertina e tutto diventa storia, letteratura, poesia con il predominio della sacralità. A cominciare dall’introduzione di Padre Lorenzo che riassume il patronato di San Nicola nel Mondo, e continuando con gli scritti di molti autori, storici e poeti i cui contributi talvolta editi, talvolta inediti l’autore ha sapientemente saputo mettere insieme.
  Di quest’ultimo non manca ovviamente il contributo di colto bibliofilo ed esperto giornalista, come ad esempio l’aver saputo scovare e pubblicare sul libro il Poemetto in dialetto barese del secolo XVIII: “La leggenda di San Nicola di Bari” di autore Anonimo, che Luigi Sada e Vincenzo Valente hanno curato e pubblicato sul Bollettino di San Nicola. Una vera chicca che, ahimè, qualcuno ha inteso sminuire affermando su Facebook, link Giornale di Puglia del 6 aprile 2014 quanto segue: “…precisando senza polemica, che il Poemetto in dialetto barese del secolo XVIII: “La leggenda di San Nicola di Bari” di autore Anonimo, che Luigi Sada e Vincenzo Valente hanno curato e pubblicato sul “Bollettino di San Nicola” n. 1-2, 1982" riportandolo integralmente sul suo libro non è, per amor del vero, una chicca poiché di pubblico dominio ed è da sempre consultato da chiunque nella Biblioteca di S. Nicola dei Padri Domenicani della quale è direttore Padre Gerardo Cioffari.” Ovviamente non siamo d’accordo con l’estensore di tale opinione perché il merito c’è tutto per il semplice fatto che tale poemetto ora pubblicato in un libro, sarà da oggi diffuso in molte librerie e sarà presente in tantissime biblioteche nazionali e internazionali. Ma tant’è…
  E di chicche ve ne sono altre, come il contributo di Franz Falanga, “Bàre, Sànda Necòle, le marenàre provètte, le chièssjie de Ròme, le ricche e le poverjìedde” opera di molteplice rappresentazione, sia teatrale che radiofonica che documentaristica, le poesie inedite di Alloggio, Santoro, Vetturi, e i saldi d’ironia di Gianni Cavalli con cui chiude il libro di 257 pagine + illustrazioni, affermando, tra l’altro, in un suo pensiero personale che "… Vittorio Polito ha raccolto più di quello che ha seminato, ma ha avuto il pregio di mettere a disposizione delle future generazioni, su carta, testimonianze valide della nostra storia cittadina. Non possiamo metterci a contare quante gocce di sudore sono state versate, ma dobbiamo essere contenti che il sudore di tutti sia stato asciugato e messo al servizio di coloro che porteranno nelle loro case la gioia e l’orgoglio di sentirsi BARESI. Penso che omnia munda mundis spieghi a sufficienza l’inciso.”
AUGURI E COMPLIMENTI A VITTORIO POLITO
felice.alloggio
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty RE: RECENSIONE AL LIBRO "San Nicola, il dialetto barese e..." di VITTORIO POLITO

Messaggio  Vittorio E. Polito Dom Apr 13, 2014 10:36 am

Caro Felice

ti ringrazio e ti sono molto grato per la tua ricercata recensione del mio libro e per quanto benevolmente scrivi. Ho cercato di fare del mio meglio ed il risultato non è certamente esaustivo dell’argomento ma vuole essere un contributo a San Nicola, alla baresità ed anche ai poeti ed agli scrittori che hanno lasciato nel tempo versi e prose per il nostro grande Protettore.
Per quanto riguarda l’anonimo estensore della nota da te citata, è evidente che si tratta di una polemica senza senso poiché la leggenda non è stata pubblicata su alcun testo, il Bollettino che lo riporta è regolarmente citato a pag. 44 del mio libro che si avvale della presentazione del Priore della Basilica di San Nicola.

Vittorio
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty RECENSIONE DI FELICE DI MAGGIO DEL "QUOTIDIANO DI BARI" DEL 25 APRILE 2014 - PAG. 8

Messaggio  Vittorio E. Polito Ven Apr 25, 2014 6:12 am

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Unta_p10
DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Di_mag10
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty U VANGÈLE DI LUIGI CANONICO - GIORNALE DI PUGLIA

Messaggio  Vittorio E. Polito Gio Mag 01, 2014 5:55 pm

http://www.giornaledipuglia.com/2014/05/i-quattro-vangeli-in-dialetto-barese-di.html

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 2_gior17

1°  MAGGIO  2014

I quattro Vangeli in dialetto barese di Luigi Canonico

Bari, Territorio
5/01/2014 06:53:00 PM

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Canoni12


di Vittorio Polito

- Vangelo (o i Vangeli), che vuol dire ‘buona novella’, è il nome dato ai quattro primi libri del Nuovo Testamento detti ‘canonici’, in quanto accolti nei canoni della Bibbia che a sua volta è il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo, comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Luigi Canonico, noto poeta dialettale barese, che ha pubblicato alcuni libri di poesie, proverbi ed altro, si è cimentato, questa volta, con un’ardua e complessa opera, la traduzione in dialetto barese dei Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
Il notevole lavoro fatto da Canonico si intitola «U Vangèle chendate da le quatte evangeliste: Matté, Marche, Luche, Giuanne veldate a la barése», Stampa Pressup, Roma 2014).

Tradurre in dialetto barese il Vangelo è una grande responsabilità in quanto bisogna trasporre in un’altra lingua, in linea di massima senza regole condivise, quanto scritto della vita di Gesù da quattro persone timorate di Dio Lo stesso autore che ha dedicato tanto studio alla lettura ed interpretazione delle varie Bibbie scrive «iì non zò nu speggialiste de la lèngua grèche usate da le scretture de tanne, me so abbeggiate a ttande veldate modèrne strafìne de la Bibbie, ca, come discene le cchjù ddotte ndra le chidde ca stedièscene chisse cose, s’avvecinene de cchiù a le scritte oreggenale». I Vangeli, com’è noto, furono scritti in lingua greca, ad eccezione di quello di Matteo che fu scritto prima in lingua ebrea e poi tradotto in greco.

La traduzione in dialetto barese del Vangelo è importante poiché consente ad un maggior numero di persone di conoscere il comportamento di Gesù sulla Terra e cosa ha trasmesso in relazione al suo sacrificio e l’utilità che noi possiamo trarne da tale vicenda.

Canonico ha inserito (in dialetto barese) anche alcune parole, poco conosciute, inserite nei Vangeli come Dazzìire (agenti delle tasse), Dècapele (distretto comprendente dieci città abitate da greci ed ebrei al tempo di Alessandro Magno), Senèdrie (corte giudiziaria), ed anche il significato di alcuni nomi: Abraàme (Attane de na marè de ggènde); Giacobbe/Giagheme (Ca s’arrobbe u poste – ca nonn’è u su); Sabbèdde (U Ddì mì iè abbennanze), ecc.

Infine, c’è la scionde (aggiunta o aggiornamento) con un elenco di “Chìsie cattoliche e protèstande”, di “Combositure, scretture, puète ca chiamene Ddì cu nome su Gèove”, di “Museca saggre”, la “Conglusione sope o nome de Ddì” ed anche l’elenco dei testi principali consultati dall’autore facenti parte della sua biblioteca privata. Non manca neanche un piccolo vocabolario delle parole usate nel libro

Un lavoro, quello di Canonico, degno della massima attenzione e per il quale non si può che esaltare il suo lavoro per avere contribuito ad arricchire il dialetto barese con un’opera non comune e originale che rimarrà nella storia di Bari.
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty U VANGÈLE DI LUIGI CANONICO - QUOTIDIANO DI BARI

Messaggio  Vittorio E. Polito Sab Mag 03, 2014 8:08 am

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Quotid12

3  MAGGIO  2014 - PAGINA 8

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Canoni15
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty "SAN NICOLA, IL DIALETTO BARESE E..." RECENSIONE CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

Messaggio  Vittorio E. Polito Sab Mag 03, 2014 8:36 am

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Corrie12

3  MAGGIO  2014 - PAGINA 6  

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 19083010
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty DA "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO " DEL 6 MAGGIO 2014

Messaggio  Vittorio E. Polito Mar Mag 06, 2014 7:28 am

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Gazzet11
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty SAN NICOLA E IL DIALETTO BARESE: INTERVISTA A VITTORIO POLITO

Messaggio  Vittorio E. Polito Mer Mag 07, 2014 6:18 pm

http://www.giornaledipuglia.com/2014/05/san-nicola-e-il-dialetto-barese.html#.U2pwpMuKCcw

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 1_gior11

7  MAGGIO  2014

San Nicola e il dialetto barese: intervista a Vittorio Polito

Cultura e Spettacoli, Libri, Territorio
5/07/2014 05:04:00 PM
DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Piccol10 di Roberta Calò - «Per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici» (proverbio cinese). In questo viaggio a ritroso verso le proprie origini, lo scrittore e giornalista Vittorio Polito, presenta il quarto volume «San Nicola, il dialetto barese e ... Miracoli, leggende, curiosità» (Levante ed. pp 152, euro 24).

L'autore, già noto per le numerose e meritevoli pubblicazioni «Baresità e ... maresità (2008), Baresità, curiosità e... (2009), Pregáme a la barése (2012) (in coll. con Rosa Lettini Triggiani)», riprende il suo cammino alla scoperta di quel substrato di storia che ci appartiene ma che non tutti conoscono.

Lui, che così meticolosamente scandaglia il nostro passato, si rifà alla figura del santo dei baresi per eccellenza, San Nicola. Quello che si palesa dinanzi ai nostri occhi non è un mero studio agiografico, ma piuttosto portare alla luce dettagli, informazioni, documenti, leggende, lettere, curiosità riguardanti «chidde brave marenare, nu Sande che non dande calcolame» ma che «Jé u Pritettore neste che nge chiame».

In ogni dettaglio emerge un forte orgoglio campanilistico che però supera i confini della baresità per allargarsi all'Oriente e alla storia di questo legame tra due terre così diverse eppure così profondamente unite; un testo per tutti quei baresi che amano San Nicola e la propria terra per tradizione, ma che troverebbero in questo volume le motivazioni fondanti di questo forte e innato sentimento.

Abbiamo rivolto a Vittorio Polito alcune domande in merito al suo ultimo libro.

D - Come mai un titolo che coinvolge San Nicola nel dialetto barese?
R – È ormai acquisito che per Baresità s’intende tutto quello che riguarda Bari: dal dialetto alle tradizioni, al folclore, ai monumenti, alle chiese, ai proverbi, al teatro dialettale, nella quale rientra prepotentemente anche il nostro San Nicola e tutto quello che lo riguarda.

D – Quali elementi caratterizzano questo volume?

R – Ho raccolto una serie di poesie e di prose scritte in dialetto barese sul nostro San Nicola, coinvolgendo circa 50 poeti e scrittori che si sono interessati alle leggende ed ai miracoli del nostro Protettore, i quali hanno scritto di tutto e di più, non dimenticando alcune poesie in russo ed in inglese, tradotte in dialetto e dedicate al Santo di Mira, anzi di Bari. Inoltre ho inserito il poemetto in dialetto barese del secolo XVIII «La leggenda di San Nicola di
Bari», ripreso da un Bollettino di San Nicola del 1982, una vera chicca per i cultori e gli appassionati del nostro vernacolo. A tutto ciò si aggiunge la nota di Nico Veneziani “San Nicola nella storia di Bari” ed una serie di “Curiosità” inedite o sconosciute, da me curate, che vedono protagonista il nostro bel Santo. Il contenuto del libro è corposo e non si può in poche parole riassumerlo. Lascio al lettore il piacere di scoprirlo. È il caso di ricordare anche il contributo dell’amico architetto-scrittore-musicista Franz Falanga, che questa volta si è improvvisato commediografo con il lavoro teatrale «Bàre, Sànda Necòle, le marenàre provette la chièssjie de Ròme, le rìcche e le poverjìedde».

D – Si parla tanto del recupero del dialetto: qual è il suo pensiero al riguardo.
R - Il recupero del dialetto è assai importante per tramandare ai posteri, insieme alle tradizioni, il nostro passato e la nostra storia. Chiaramente mi riferisco al dialetto poetico, letterario, teatrale ed a tutti i contributi finalizzati al recupero ed alla valorizzazione della nostra parlata. Ovviamente vanno escluse quelle produzioni dialettali fondate su volgarità e imprecazioni che con il dialetto barese non hanno nulla a che vedere.

D – Quale simbologia richiama la copertina che riproduce San Nicola a cavallo del galletto?
R – L’immagine del nostro San Nicola è una figura legata inequivocabilmente a Bari. A questo proposito devo ringraziare l’artista Anna Maria Di Terlizzi, autrice della bella copertina, che con tanta disponibilità ha voluto mettere a disposizione la sua pregevole opera cortesemente e gratuitamente.
Ringrazio anche il priore della Basilica di San Nicola, padre Lorenzo Lorusso o.p., che mi ha onorato della sua presentazione e tutti i poeti citati nel testo che hanno consentito la realizzazione di questa pubblicazione, anche se non esaustiva dell’argomento. Un plauso all’Editore Levante per la particolare cura dedicata al testo.

D – Perché San Nicola ha scelto la città di Bari?
R – Con ogni probabilità un Santo come Nicola non poteva che dimorare a Bari, poiché la nostra città, al di là di curiosità e leggende, nella sua triplice dimensione di città ecumenica, europea e mediterranea, reca nella sua storia i tratti del sovrapporsi di molteplici civiltà e culture: romana, bizantina, longobarda, saracena, normanna, angioina, aragonese, identificando così il suo destino in quello del Santo Vescovo di Mira. E dal momento che San Nicola è anche patrono della Russia e della Grecia, protettore dei fanciulli, degli avvocati, dei mercanti, dei marinai, dei prigionieri e degli studenti, mi chiedo: perché non proclamare San Nicola anche Patrono e protettore del Mediterraneo e dell’Europa?

Una domanda, che l’autore si pone, a cui probabilmente noi lettori potremmo rispondere o a cui potremo unirci per dar sempre maggiore importanza, visibilità e continuità alla nostra memoria. Polito ci offre gli strumenti per far questo, offrendoci una vasta varietà di fonti che toccano la cultura, la politica, l’arte, la tradizione popolare, la musica, l’iconografia, riuscendo, in un contesto così aulico, ad avvicinare il santo e il fedele, «Ma abbuène abbuène, nu vìnde gendìle/scheduèsce le nuvue e iàbbr'u ciele/e da dà mènze, che nu ragge de sòle,/ièsse l’ecchie de Sanda Necòle!" strappando perfino qualche sorriso «Sanda Necole, ce nu zite tu me manne/Mannamiue ricche, sul' e senza mamme/. E c pè combinazione la mamma tenesse/ Cambasse tre ddì e po' meresse».
Vittorio E. Polito
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty RECENSIONE DI FELICE LAUDADIO SU "CONTRAPPUNTI" DI GIUGNO 2014

Messaggio  Vittorio E. Polito Lun Mag 26, 2014 1:37 pm

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Contra11
DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Contra10
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty ALCUNI GIUDIZI SULLA RECENSIONE DI FELICE LAUDADIO

Messaggio  Vittorio E. Polito Mar Mag 27, 2014 10:38 am


27  MAGGIO  2014

Esprimo un ammirato giudizio sulla recensione di Felice Laudadio, certamente intenditore oltre che buongustaio

delle belle "cose" folkloriche e letterarie riguardanti il luogo di origine. Sono pienamente d'accordo con lui in tutto,

soprattutto quando definisce il dialetto "lingua materna o paterna".

Sia dunque fiero e lieto di ricevere recensioni come questa che ho appena letto.

Buona giornata,

Grazia Stella Elia

^^^^^^^^^^^^^^^^
Bravo Vittorio! Ci sei sempre e ovunque,  purché si celebri la nostra Bari.  Ne rappresenti un valente paladino.

Ciao.
Gino Canonico


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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty NUOVE POESIE BARESI E FAVOLE DI FEDRO TRADOTTE IN BARESE DA FRANCA FABRIS ANGELILLO

Messaggio  Vittorio E. Polito Dom Giu 08, 2014 4:50 pm

http://www.giornaledipuglia.com/2014/06/poesie-e-favole-di-fedro-in-dialetto.html#.U5SSqMtZqcw

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Giorna10

domenica 8 giugno 2014
Poesie e favole di Fedro in dialetto barese di Franca Fabris Angelillo

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Fabris10
di Vittorio Polito

Per la collana “Bibliotechina di Tersite” n. 52, curata da Francesco De Martino, la Levante editori ha pubblicato il volume «Nuove poesie baresi con le “Favole di Fedro” veldàte a la barése» della poetessa Franca Fabris Angelillo. Si tratta di una ulteriore pubblicazione che concede nuova linfa al panorama dialettale barese, alimentato anche da attuali novità editoriali.
Mi riferisco alle recentissime pubblicazioni «San Nicola, il dialetto barese e…» (Levante), «U Vangele alla manere de Marche veldate alla barese» (Wip Edizioni) e «U Vangèle (chendate da le quatte Vangeliste Mattè, Marche, Luche e Giuanne veldate a la barèse» (Stampa Pressup).

«Certo – scrive Fabris nella presentazione – spetta a noi studiosi e cultori del dialetto mantenere vivo l’interesse per il nostro antico idioma, privilegiando un apprendimento leggiadro, che utilizza accanto alla poesia anche rappresentazioni teatrali qualificate. Infatti, in queste ultime, l’arte nobilita il dialetto evidenziando delle sonorità indubbiamente più accattivanti»

Franca Fabris dopo “Bari inCanto” torna, con lo stesso editore, a deliziarci con le sue poesie, impreziosite con le “Favole di Fedro”, note novelle animalesche riferite all’uomo e finalizzate a riflessioni moralistiche. Le “Favole di Fedro”, classico della letteratura di tutti i tempi, sono presentate per la prima volta in dialetto barese. Insomma una novità assoluta.
Nella  prima parte del volume, dedicata alla nuove poesie baresi, l’autrice richiama l’Italia, le nuvole, il tempo, la mamma, la discoteca, qualche mese dell’anno, il computer ed anche fatti di cronaca recentissimi come il femminicidio (Chìsse mbàme, sènza core, calpestànne u amore, mò accìdene la zite o pezzinghe la megghière – Questi infami senza cuore, calpestando l’amore, ora uccidono la fidanzata o perfino la moglie). Non manca neanche il ricordo del naufragio della “Concordia”, una crociera amara per i turisti.
Per le Favole di Fedro troviamo “Na vacche, na crape e na pèggre”, “U ciucce e u liòne cacciatore”, “La volpe e la cecogne”, “U ciucce e la museche”, “U gardiìdde e la lettìghe”, “U cane fedele”, “La volpe e l’uva” ed altre.

Franca Fabris ha insegnato per 40 anni nelle scuole medie, utilizzando in forma pionieristica l’animazione teatrale e il dialetto come mezzi di straordinaria efficacia didattica. Incontri fondamentali ed importanti sono stati quelli con Mario Piergiovanni, noto artista e poeta dialettale barese, Michele Campione, Michele Damiani, Francesco Bellino e Daniele Giancane, il quale ultimo firma la prefazione.

Scrive tra l’altro Giancane: «Il libro contiene una serie di favole di Fedro tradotte in dialetto barese: fatica improba, anche perché bisognerebbe tradurre dapprima dal latino in italiano, poi dall’italiano in barese: ma Franca Fabris riesce nell’impresa con leggerezza e spontaneità. Salutiamo perciò questo nuovo libro come un’opera importante, che pone il dialetto in un’aura finalmente dignitosa».


Ultima modifica di Vittorio E. Polito il Mer Giu 11, 2014 3:18 pm - modificato 1 volta.
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty FABRIS E CANONICO RECENSITI DA "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO"

Messaggio  Vittorio E. Polito Mer Giu 11, 2014 3:06 pm

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 1_gazz10

11 GIUGNO  2014  - PAG. XVIII

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Vangel10
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty DA "TELEDEHON" Amico Libro: San Nicola, Il dialetto barese e ... (Levante editori)

Messaggio  Vittorio E. Polito Dom Giu 15, 2014 8:30 am

https://www.youtube.com/watch?v=vZKvCjXupk8
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty DA "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO" DI OGGI 16 GIUGNO 2014

Messaggio  Vittorio E. Polito Lun Giu 16, 2014 9:43 am

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 2_gazz11

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Gazzet12
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty VINICIO COPPOLA DAL "QUOTIDIANO DI BARI" DI OGGI - PAG. 16

Messaggio  Vittorio E. Polito Mar Giu 17, 2014 5:24 pm


DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Barifo11

17  GIUGNO  2014

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 San_ni12
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DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Empty DAL "GIORNALE DI PUGLIA" DI OGGI

Messaggio  Vittorio E. Polito Ven Giu 20, 2014 9:16 am

http://www.giornaledipuglia.com/2014/06/un-pomeriggio-con-san-nicola-oggi.html

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Giorna11

venerdì 20 giugno 2014

Un pomeriggio con San Nicola: oggi presentazione dell’ultimo libro di Vittorio Polito

DIALETTO BARESE: RECENSIONI - Pagina 8 Cover_11

di Roberta Calò

«Sanda Necòle iè assà grande/jìnd a Mire ière ‘mbortanne/ieère u vèscheve de cudde pajìse/ma u rebbaràrene le barìse».

Si spalancano così le porte della baresità celebrate dallo scrittore Vittorio Polito, autore di “San Nicola, il dialetto barese e...” (pp. 260, euro 24, Levante editori Bari); la sua carriera letteraria è costellata di numerosi volumi che narrano di avventure, tradizioni, cultura legate alla città di Bari e alla figura di San Nicola.

La curiosità di Polito nello studiare la vita del Santo tanto caro ai baresi, si traduce in sorpresa negli occhi dei lettori che forse sfogliando quelle pagine scopriranno di essere all’oscuro di vicende e dettagli che appartengono alle radici della nostra storia. “San Nicola, il dialetto barese e...” non è solo un raccolta di poesie, di aneddoti, documenti iconografici, quanto piuttosto la capacità di narrare attraverso un variegato e multisfaccettato ventaglio di fonti, il nostro orgoglio e la nostra fede. Il libro, con la bellissima copertina dell’artista barese Anna Maria Di Terlizzi, verrà presentato oggi 20 giugno alle ore 17 nell’Aula Magna dell’Università di Bari (Palazzo Ateneo), con il Patrocinio dell’Università degli Studi “Aldo Moro”.

Interverranno Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore dell’Università di Bari; Corrado Petrocelli, ordinario di Filologia Classica nell’Università di Bari; Anna Maria Di Terlizzi, scultrice, Vittorio Polito, autore. Introdurrà e modererà Nicola Veneziani, cardiologo, cultore delle tradizioni popolari.

Rosa Lettini Triggiani e Felice Alloggio declameranno brani tratti dalla pubblicazione.
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